Legno estivo

28.12.2019

"Legno estivo", tra lacerti di bestiario e osservazioni della realtà odierna, tra evocazioni del tempo andato ("La frangetta") e riflessioni leopardiane sul presente e sulle sue brutture ("I cani"), si àncora alla più alta saggezza dei bambini come sola speranza di salvezza (ed "estate" echeggia "restate"). (Fabio Scotto)

"Legno estivo" (e foglie autunnali), pensieri intimi e sguardi aperti sul mondo. (Carlo Carena)

"Molto bella l'immagine stessa del legno estivo, che evoca qualcosa di epifanico che pare riferirsi ad una rigenerazione della natura con il calore della luce quando si accresce il tronco degli alberi. Si respira nei versi una vena neolirica ed elegiaca tout-court" (Raffaele Piazza).

"Giunge l'eco del "giardino di piante e di fiori" leopardiano - qua e là rivelatore di morte e dissoluzione -, ma non giunge della ricognizione nel giardino la disperazione quanto la limpidità della conoscenza, così da restare prossimi dell'una possibilità e dell'altra, avvertiti di una sostanza che ci riguarda. Torna Leopardi, ma della "Ginestra", o il Leopardi ironico mentre guarda dentro l'essere frale". (Maria Lenti)

© 2018 Eleonora Bellini
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